A un celebre Critico d'Arte che allestiva una sua mostra e aveva chiesto qualche cenno di spiegazione dei suoi lavori, il grande Balthus rispose: "Non perdiamo tempo con le parole, guardate i miei quadri!". Lo stesso si potrebbe dire per gli acquarelli di Federico Cesaris, perchè in realtà parlano da soli.
Il fascino del bosco autunnale, il tremolio delle foglie, lo sguardo vivo e misterioso della beccaccia, il caracollare del cinghiale in fuga, sono resi con una naturalezza, una verità sorprendenti; eppure, nessuna fotografia, nessuna rappresentazione naturalistica può rendere ciò che ci offre l'arte di Cesaris. Un gusto squisito, coniugato con un grande amore per gli animali e i luoghi, una rara maestria nel dominare la tecnica dell'acquarello e soprattutto una grande sensibilità artistica sono i felici ingredienti della sua opera. All'attenta osservazione della natura si aggiunge la capacità straordinaria di evocare l'ancestrale magia scaturita dal paesaggio e dagli animali che lo animano; e tuttoquesto è ottenuto con una semplicità incantevole.
La sua Scuola non è l'Accademia o lo studio intenso e puntiglioso a cui sicuramente l'Artista si è dedicato, ma le escursioni nei nostri boschi o sulle montagne e il suo grande e sensibile amore per la natura e la sua poesia.
Paolo Chionio
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